Pomo della discordia

Il termine traduce l’espressione inglese wedge issue, letteralmente, tema-cuneo. È una questione politica o sociale per sua propria natura “divisiva”, ovvero capace di dividere l’opinione pubblica e i politici. Viene lanciata da un partito che ha una posizione unitaria sul tema con l’obiettivo di dividere il partito antagonista, di “incunearsi” e creare una frattura nella sua compattezza.

Un esempio tratto dal contesto italiano sono i cosiddetti “temi etici”, spesso agitati dal centrodestra – che ha una posizione condivisa sul tema – nella speranza, spesso soddisfatta, di provocare controversie nel Partito Democratico e nella coalizione di centrosinistra.

Tre sono i principali effetti positivi dell’utilizzo di questioni-pomo della discordia: far percepire il partito opposto come diviso; attirare i voti degli elettori tradizionali dell’altra coalizione che pure si trovano d’accordo sul tema in oggetto (nel nostro esempio gli elettori di centrosinistra contrari alla ricerca sulle cellule staminali o all’eutanasia). In casi estremi un pomo della discordia può portare alla scissione dei partiti e quindi alla diminuzione della loro forza elettorale.


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