Eroe e antagonista della campagna di Berlusconi

Un mio articolo scientifico, pubblicato sulla rivista Comunicazione Politica, analizza la strategia di Berlusconi nel corso delle ultime elezioni politiche e svela l’utilizzo di una raffinata costruzione  del discorso.

L’articolo, dal titolo La costruzione strategica dell’eroe e dell’antagonista nel discorso politico di Berlusconi, è uscito sul numero 3 del 2010 della rivista. Per leggerlo clicca qui.

Comunicazione Politica (ComPol) è l’unica rivista italiana che studia, analizza e discute i rapporti tra mass media e sistema politico.

Come si può leggere sul suo sito, “ComPol si propone di favorire lo sviluppo interdisciplinare della teoria e della ricerca italiana, accogliendo contributi scientifici di scienziati politici, sociologi, massmediologi, linguisti, storici e altri studiosi”.

L’obiettivo è quello di analizzare da diverse prospettive le profonde trasformazioni avvenute negli ultimi decenni nell’arena politica e nelle dinamiche elettorali.

Oltre alla produzione in campo accademico è particolarmente attenta a quanto avviene nel mondo delle professioni della comunicazione politica e ospita interventi di esperti di sondaggi e consulenti politici, operatori dei media classici e dei nuovi media, con l’intento di far dialogare ricerca scientifica ed esperienza professionale.


Why Berlusconi did not lose votes in spite of sexual scandal media frenzy

Get the free ebook

Copyright © Evaristo Fusar, All Rights Reserved.

Zinedine Zidane is a French soccer star. Known for his elegance and fair play, he was sent off in the very last minute of a World Championship final for an off-the-ball head-butt of an Italian player.

The symbol of the National team, the captain, one of the best football players ever was not there when the high time of penalty kicks came. And France lost the game. Nevertheless he has been forgiven and understood by the French public opinion.

What does this story have to do with Italian politician Silvio Berlusconi?

The campaign for European elections in Italy has been characterised by the discussion around a series of extra-political events involving Premier Silvio Berlusconi (namely the Noemigate sexual scandal).

The coverage of these events gained increasing importance in the Italian and international media environment. European issues virtually disappeared from the media agenda and the sexual scandals of the “Cavaliere” took its place.

Various observers estimated that this would affect the career of the politician Berlusconi. However, the results of the election showed little changes if compared to the tremendous political victory of the previous year.

The ebook “The stuff that dreams are made of” intends to explain why Berlusconi’s popularity and electoral results did not suffer from the sexual scandal media coverage.

Here it is, it’s a free PDF.

The essay approaches the issue from a communication perspective, however it overcomes the conventional distinction among disciplines and takes into account the findings of different traditions: from Media Studies to Philosophy, from Sociology to Film Studies.

The solution to the case lies in a double parallelism. What do Berlusconi and Zidane have in common? And what links the Italian politician-tycoon to Hollywood star Humphrey Bogart?

Read the e-book

PS – If you know someone who can benefit from reading the ebook, please forward this on to them immediately.

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Le parole della politica

Arriva in libreria Le parole della politica. Protagonisti, linguaggi e narrazioni nell’Italia del 2008. Il testo, a cura di Michele Prospero e Christian Ruggiero, analizza la campagna elettorale del 2008 con un taglio accademico, ponendo una particolare attenzione agli interventi nei talk-show televisivi e restituendo la specificità comunicativa dei cinque candidati premier.
Il volume ospita, tra gli altri, un mio saggio sulla comunicazione politica di Berlusconi. Si intitola Morfologia di una campagna. La strategia elettorale di Berlusconi in tv.

Così viene presentato il libro, sul sito dell’editore: «Due leit-motiv della politica italiana della Seconda Repubblica trovano un’inedita molteplicità di sfumature nelle elezioni politiche del 2008: la centralità della televisione elettorale e il continuo riferimento al nuovo. Ma al di là della retorica della “bella campagna”, le urne hanno sancito la vittoria di chi, dentro e fuori la Tv, ha saputo costruire la narrazione più convincente».

Vai al sito dell’editore


Il discorso strategico nella politica italiana

“Empires of the Mind. Metaphors and strategic discourse in Italian politics” è il titolo della presentazione che terrò ad Amsterdam nell’ambito di RaAM8, l’ottava conferenza internazionale su Researching and Applying Metaphor, in programma dal 30 giugno al 1 luglio.

Il lavoro analizza l’uso strategico della metafora nel discorso politico durante la campagna elettorale del 2008, che ha condotto alla vittoria del centrodestra di Berlusconi.

Il confronto fra gli stili comunicativi dei due principali candidati, Berlusconi e Veltroni, rivela una diversa attitudine nei confronti della comunicazione politica.

I risultati saranno discussi alla luce delle più recenti evoluzioni degli studi sull’efficacia del discorso politico, tenendo in speciale considerazione l’approccio linguistico-cognitivo di George Lakoff e gli studi sugli aspetti emotivi della persuasione di Drew Westen.  Qui puoi leggere l’abstract completo.

La conferenza è particolarmente interessante perché affianca a un approccio accademico una serie di sessioni di carattere pratico, dedicate all’utilizzo della metafora come strumento per la persuasione nei contesti politici, istituzionali e aziendali.


Berlusconi-Palin vs Veltroni-Biden

Presentazione alla Conferenza  annuale dell’International Association for Dialogue Analysis (IADA).

La capacità di costruire un rapporto con l’interlocutore gioca un ruolo importante nella rappresentazione del discorso politico.

Il tema sarà oggetto di una presentazione che terrò insieme ad Alan Cienki, professore alla Vrije University di Amsterdam, già docente alla Emory University di Atlanta.

La nostra tesi è che i politici considerati “populisti” siano portati a costruire la propria partecipazione televisiva come una conversazione, in tal modo facilitando l’attivazione di una “interazione simulata” con il proprio pubblico.

A tale effetto contribuiscono sia aspetti lessicali e sintattici del discorso sia il comportamento co-verbale, in sintesi, non solo le parole ma anche i gesti.

Per testare la nostra ipotesi analizzeremo le campagne del 2008 in Italia e negli Stati Uniti.

Confronteremo i comportamenti in televisione di due politici considerati “populisti” – Sarah Palin e Silvio Berlusconi, con i loro rispettivi antagonisti: Joseph Biden e Walter Veltroni.

L’abstract completo


Ibridazione dei linguaggi e nuove modalità discorsive

La costruzione narrativa nel discorso politico di Berlusconi.

Abstract della presentazione al XXXVII Convegno dell’Associazione italiana di studi semiotici.

La proliferazione dei media e la moltiplicazione delle opportunità di accesso ai prodotti culturali impongono anche alla politica una revisione delle modalità discorsive tradizionali. Così come i media tradizionali devono confrontarsi con i fenomeni generati in ambito digitale anche il discorso politico, per mantenere la propria efficacia, tende a confrontarsi con altri generi, in primis con quello che caratterizza in maniera pressoché esclusiva l’organizzazione dei prodotti di intrattenimento dell’industria culturale: il racconto.

Leggi l’abstract