È uscito in libreria Presidente da vendere, libro-intervista a Jacques Séguéla, pubblicitario francese di successo, celebre per aver curato la campagna elettorale che portò Mitterand all’Eliseo nel 1981.
L’autore del famoso slogan La force tranquile ha il pregio di riuscire a sintetizzare in poche righe alcuni elementi cruciali della comunicazione politica contemporanea. Ne riportiamo alcune:
Ho condotto nella mia carriera venti campagne presidenziali e c’è una costante che le accomuna tutte. Fin dal primo contatto, ho visto una piccola luce accendersi negli occhi del candidato. Un barlume destinato a crescere fino a incendiarsi. Una fiammella già accesa nel cuore del vincitore. Non sa ancora di esserlo, ma io posso già vederlo nel suo sguardo. La scelta, quindi, si indirizza verso colui che porta in sé questa piccola fiamma condivisa.
Shimon Perez mi ha detto un giorno: «I sondaggi sono come i profumi. Li respiri pure, ma non se li beva». I candidati, invece, se ne ubriacano presto.
La crisi è la grande l’occasione dei politici: lottare a colpi di concretezza contro l’idea immateriale della finanza impazzita e, in questo modo, riaffermare la propria utilità.
Una campagna non la si vince, è l’avversario che la perde. Come definire meglio la vittoria di Sarkozy se non come disfatta di Ségolène? Stesso dicasi per la vittoria di Obama, che è stata prima di tutto la sconfitta di McCain. Il nostro ruolo è dunque di spingere all’errore quello che, dopo un po’, si finisce per chiamare semplicemente l’Altro.
Aggiungiamo un’ultima frase, tratta da un suo lavoro precedente: «una buona campagna elettorale non può far eleggere un cattivo candidato, anche se lavoro sodo».
[…] Pd, strategia Forse per caso mi sono capitate sotto gli occhi proprio ieri queste righe, tratte dall’ultimo libro di Jacques Séguéla, pubblicitario francese di successo, celebre per aver curato la campagna […]