Comunicare la stampa

Un giovane corre lungo un marciapiede, sembra scappare da qualcuno o da qualcosa. Si apre così Points of View, celebrata campagna pubblicitaria del quotidiano britannico The Guardian.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=E3h-T3KQNxU&hl=it_IT&fs=1&rel=0&border=1]

[Il testo recita in italiano:
«Un evento visto da un punto di vista dà un’impressione, visto da un altro punto di vista dà un’altra impressione. Ma è solo quando hai il quadro completo che puoi capire cosa sta succedendo»].

Prodotta nel 1986 da The Paul Weiland Film Company for BMP (Boase Massimi Pollitt), è una delle pubblicità più celebri della storia britannica, apprezzata dal pubblico e dagli addetti ai lavori.

La forza dell’annuncio sta nella capacità di sorprendere il telespettatore e allo stesso tempo veicolare un messaggio compatibile con l’identità del prodotto.

Non si tratta di cercare di stupire a tutti i costi ma di trovare una modalità per comunicare i valori del prodotto che sia allo stesso tempo capace di ottenere l’attenzione del pubblico, di vincere la guerra dei simboli che vede i messaggi competere con migliaia di altri.

Sempre a proposito di giornali un altro esempio cui guardare con attenzione è stato prodotto in Italia nell’ambito della strategia di lancio della nuova Unità con un claim che recitava: «Tutte pagine di sinistra. Anche quelle di destra».

Frutto del lavoro dell’agenzia Microtarget, ha ricevuto il riconoscimento per il miglior copywriting al Festival della Creatività del 2002.

Un ringraziamento va a Salvatore Scibilia per aver citato le due pubblicità nel corso di un interessante intervento in ricordo di Emanuele Pirella, uomo di cultura e di pubblicità, autore di alcuni spot entrati a far parte dell’immaginario collettivo. Solo per citarne alcuni “O così o Pomì”, “Nuovo? No, lavato con Perlana” e la serie realizzata per Amaro Montenegro.


Lascia un commento

XHTML: Puoi usare questi tag: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>