“Come usare il web per costruire consenso?”

Una recensione a “La comunicazione politica online” su “Diritto, Mercato e Tecnologia”

La quantità equivale a qualità? Detto in altre parole: quanto la sempre maggiore presenza nei meandri della rete da parte degli attori politici equivale ad un accrescimento del consenso e a un maggiore rapporto di fiducia con gli elettori? È una delle domande da cui prende avvio una recensione a La comunicazione politica online pubblicata su “Diritto, Mercato e Tecnologia” e firmata da Marco Ciaffone.

Tutte le ricerche sono concordi su un punto: la maggior parte dei politici usa il web come se fosse in televisione: parla, racconta la propria opinione, ma non ascolta e non interagisce con gli altri. E, se lo fa, non riesce a essere convincente: litiga, s’infuria, polemizza e a volte arriva addirittura a insultare i cittadini. Basta citare un dato:

Secondo uno studio recente il 72,5% dei politici non risponde alle mail che riceve dai cittadini. Per chi pensasse che si tratti di una caratteristica tutta italiana, di un indice del nostro ritardo culturale, è utile sottolineare che si tratta di una ricerca condotta su sette paesi: Australia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna e Stati Uniti.

L’articolo delinea alcuni elementi essenziali del libro, qui puoi leggere il testo completo della recensione.


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