Berlusconi, tranquillo nei toni, ma pronto alla battaglia
Dalla prima pagina de Il Riformista (13 dicembre 2010)
Accorto e pacato in apparenza, ma pronto alla competizione elettorale, possiamo riassumere così il senso dell’intervento di Berlusconi in Senato.
Il tono del discorso è mellifluo e sobrio, Berlusconi preferisce leggere il proprio intervento: una scelta piuttosto inusuale per un politico che è solito parlare “a braccio” anche nelle occasioni ufficiali.
La scelta si spiega con la delicatezza del momento: una sola parola oltre le righe avrebbe potuto compromettere l’obiettivo dichiarato dell’intervento, convincere qualche peone dell’opposizione a non votare la sfiducia.
Tuttavia l’analisi del linguaggio non verbale di Berlusconi ci rivela qualcosa di diverso, soprattutto se paragonata all’intervento pronunciato in occasione del voto di fiducia del 29 settembre. Continua a leggere…