Tre consigli per diventare veramente “social”

Il risultato dei referendum ha puntato i riflettori sulla Rete, su Facebook e Twitter in particolare e darà luogo a una “corsa all’oro” di chi finora era rimasto a guardare. Ma bisogna sfatare un mito: stare sui social network non basta. Riproporre vecchi schemi su nuovi media è fallimentare. Per andare lontano sul web bisogna invece essere capaci di passare una nuova mentalità. Con tre passaggi, tre cambi di prospettiva che possono migliorare il nostro rapporto con noi stessi e con gli altri

dal mio blog su Linkiesta

Finalmente i media mainstream si sono accorti della Rete. I vecchi baroni dell’informazione di carta e i grandi feudatari della comunicazione italiana hanno capito che – udite udite – “bisogna stare sui social network”.

Il successo ai referendum ha catalizzato l’attenzione su Facebook e Twitter e non è difficile ipotizzare l’inizio di una “corsa all’oro” da parte di chi finora era rimasto a guardare.

Ma è bene sfatare un mito: non basta “stare” su Twitter o Facebook, avere un profilo, postare commenti e link e magari qualche foto.

I social network impongono invece un cambiamento di mentalità: stare sui social significa pensare in maniera social.

Cosa vuol dire in termini concreti? I social media implicano tre passaggi, tre cambi di prospettiva senza i quali si continuerebbe a fare il giornale di carta usando la Rete condannandosi a un rapido insuccesso. Vediamo quali sono.

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Quattro consigli per rendere sexy i tuoi testi sul web

La capacità di scrivere con efficacia per la Rete è sempre più importante: internet va acquisendo un ruolo crescente come strumento di diffusione di idee e di opinioni. Ecco quattro consigli per rendere i tuoi testi a prova di web

dal mio blog su Linkiesta

Ieri il mio amico Matteo mi ha inviato un articolo per una rivista web, era molto interessante, ma era scritto come se dovesse essere pubblicato su un quotidiano. Per la Rete non era adatto: fin dal primo sguardo il testo appariva compatto e denso e scoraggiava la lettura.

La scrittura per il web, infatti ha delle specificità che la differenziano da quella della carta stampata e che è importante conoscere nel momento in cui si comincia a scrivere, che si tratti del post di un blog o di un articolo per un magazine on line.

Gli ho quindi inviato alcuni consigli semplici e pratici che possono facilitare la lettura di testi sul web e che possono essere utili anche a te per migliorare la leggibilità dei tuoi testi.

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A tutto spin

Nomfup è un ottimo sito che si occupa di comunicazione politica, per questo sono stato molto contento quando ho letto in un recente post che segnalava l’uscita di Le parole sono importanti.

Mi ha fatto piacere leggere il post anche perché, insieme al mio, dava notizia dell’uscita di due libri di grande interesse. Il primo, pubblicato da Carocci è La comunicazione politica, di Michele Sorice, professore associato alla Luiss “Guido Carli” e direttore Centre for Media and Communication Studies “Massimo Baldini” (qui il blog ufficiale del Centro).

Il secondo, edito invece da il Mulino, è Marketing politico, di Marco Cacciotto. Cacciotto è consulente politico, docente di “Marketing politico e public affairs” all’Università degli Studi di Milano e segretario generale di Aicop (Associazione Italiana Consulenti Politici e di Public Affairs).


Ansia da discorso pubblico? La superi così

Ieri un amico mi ha cercato chiedendomi qualche consiglio per affrontare un discorso pubblico di fronte ad una platea ampia. La sua preoccupazione principale era l’ansia. Gli ho risposto proponendogli alcuni consigli che potrebbero essere utili anche a te quando ti trovi ad affrontare una situazione simile.

L’ansia è una normale componente dell’attività pubblica: qualsiasi persona che salga su un podio o su un palco per parlare o recitare di fronte ad altri ce l’ha.

E meno male, perchè l’ansia è fondamentale: è come un campanello che ti ricorda che stai per fare qualcosa di importante: se non ce l’avessi non daresti a quell’azione la giusta importanza e magari faresti una pessima figura.

Un’altra cosa da non dimenticare è che l’ansia ce l’hanno tutti: un amico attore mi raccontava di un suo anziano ed affermato collega (non rivelo il nome, ma molto probabilmente lo conosci): calcava le scene da cinquant’anni eppure prima di salire sul palcoscenico era tanto agitato che per calmarsi doveva bere un “cicchetto” di whisky.

Ora io non ti consiglio di fare altrettanto, anzi te lo sconsiglio.

Ma ci sono quattro elementi che ti possono aiutare a superare l’ansia e a fare un’ottima impressione (a te stesso e agli altri):

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Le parole sono importanti

Come si fa a costruire consenso intorno a una proposta politica, a un leader, a un partito? Come si fa a creare un messaggio comprensibile, convincente e che non si dimentica?

A queste domande risponde il mio Le parole sono importanti. I politici italiani alla prova della comunicazione edito da Carocci e, da oggi, in libreria.

Il libro svela le tecniche di comunicazione impiegate dai principali protagonisti della politica italiana – da Di Pietro a Vendola, da Casini a Grillo.

Il testo sfata alcuni luoghi comuni, come l’idea che il linguaggio della Lega sia rozzo e spontaneo o che le barzellette del Cavaliere siano la mera espressione del carattere ridanciano del personaggio. O, infine – il più radicato di tutti, diffuso soprattutto nel centrosinistra – l’idea che per convincere le persone sia sufficiente dire “le cose come stanno”.

Dove lo puoi trovare? Nelle librerie e nei negozi on line (per esempio su Amazon, Ibs, FeltrinelliFnac e, ovviamente, sul sito dell’editore, Carocci).

In sintesi:

Le parole sono importanti. I politici italiani alla prova della comunicazione.
Gianluca Giansante
Carocci editore
172 pagg., 15 euro



Ospite di Sky

Oggi ero ospite di Sky Tg24 per commentare l’intervento di Berlusconi in Senato. In attesa del video carico qualche foto.

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